…Nessuno mi sente la fuori?...

…Sono sprofondata in un sonno senza fine…

…Non riuscirò a svegliarmi da sola…

…Aiutami…

…Tutto ha inizio in questo istante…

…Guarda lontano…

…E il vento ci passa attraverso…

…Non voglio stare da sola…

…Non ora…

…Tutto è offuscato, tutto è blu…

…Il ricordo del tuo sorriso, mi spinge lontano.

Vincent Van Gogh - Vento

Le mie dita si muovono veloci sui tasti di questo pianoforte

e mi sembra di ripercorrere tutta la mia vita.

Adagio.

Andante.

Allegretto.

Niente riesce a esprimere ciò che provo.

Notturno.

Forse solo lui sa come mi sento.

Smetto di suonare

e fisso lo spartito davanti a me.

Mi volto verso la finestra

e alzandomi da questo sgabello

esco all’aperto iniziando a correre.

Non mi importa dove vado,

perché adesso non è importante la destinazione.

Ma solo chi incontrerò.

Fantasia la mia,

ma non importa.

Non lascerò più che i fantasmi della mia mente

mi impediscano di vivere.

Catene spezzate.

Note distorte.

Tutto è deserto.

Ma io aspetto e corro.

Prima o poi ti raggiungerò.

Fantasma che aleggi in questa casa.

Spettro di ricordi dimenticati

di pensieri mai rivelati.

Custode di qualcosa di effimero

come l’amore che mi legavano a lui

come le catene che adesso ti avvolgono.

Flauti e liuti si alternano

In questa melodia di vita,

che per me sa solo di morte.

Voci si innalzano,

la danza continua

io giro su me stessa

ma il mio corpo cede,

cado a terra esanime

e raggiungo lui,

che ho sempre amato.

Cremona Tranquillo - La Melodia (1874)

La città degli angeli non sembra turbata dal nostro arrivo.

Riposa sotto questo cielo senza stelle,

dove neanche la luna,

amica fedele delle nostre notti,

ci rischiara.

Forse perduta anche lei

in quel mare che è il nostro dolore.

Un angelo mi scorge e mi sorride,

sincero in quel piccolo gesto che sembra ridarmi vita.

Cantami una canzone,

accarezzando la tua arpa,

traendone quella melodia di cui ho bisogno.

Mi stringi le mani guidandomi fuori da qui

e prima di lasciarmi mi fai una promessa:

“come un raggio di luna illuminerò il tuo sentiero”.

So da quando l’avevo nascosto dentro al mio cuore,

che questo amore che custodisco

è l’unica strada che posso percorrere.

             

Non ho progetti per la mia vita,

e anche se tutto dovesse andare storto

non mi importerebbe nulla.

Sento la tua voce che grida

che non mi lascerai mai sola.

Mi conforti,

saremo uniti per l’eternità.

Questa è la fine…

Fine di ogni speranza,

fine di ogni tempo,

fine di ogni amore,

fine di ogni vita.

Desiderio di morte,

desiderio di preghiera,

desiderio di essere qualcuno,

di porre fine alla tua innocenza,

alla tua fanciullezza.

Nessun desiderio,

nessuna nascita,

nessun riposo,

neanche quello di veder nascere una nuova luce.

Hai chiuso il tuo cuore perdendo la fede.

Non nascerà una nuova speranza,

non avrai più nulla di quello che una volta hai avuto.

Non ti alzerai mai da quel letto

che verrà coperto da soffice neve.

Spegni la luce.

Silenzio, qui si riposa. 

William Bouguereau - Riposo al raccolto (1865)

Solo la pioggia si asciuga dal mio volto sconfitto,

annego nel mio dolore,

fatto di giorni passati e giardini appassiti.

Il tempo divora la passione,

non ci teniamo più per mano,

non ci sei più a confortarmi.

In questa guerra l’amore ne esce sconfitto,

questa notte ogni sogno sarà distrutto,

non ci sarà speranza per me,

ne per te.

                                

Sul tuo volto vedo riflessa la mia stessa paura,

saremo condannati dai nostri peccati da coloro che si professavano amici.

Mai peccato fu così invitante e bello,

non mi vergogno di averti amato

ma non dimenticherò coloro

che ci hanno ucciso.

Attraverso senza problemi questo mare,

non so dove ti trovi,

questa terra è così grande

e forse non sei più qui,

avrai trovato rifugio altrove.

Chissà sulla luna, magari.

                 

Non avrà mai fine questo viaggio,

così ardito e spericolato.

La mia anima a finalmente trovato la pace

e più di una volta mi sono chiesta se anche tu sei in pace,

come lo sono io.

Nella mia mente appare spesso la tua figura.

Aspettami, ti ripeto,

sto per arrivare da te.

            

Un attimo e tutto sfugge,

sparito come un soffio di vento.

Coraggioso colui che naufraga

in questo mare di velluto,

assoluto e profondo.

La sabbia sulla riva è asciutta

e le sirene da laggiù mi stanno chiamando.

Dimoro tra le tue braccia,

in questo momento

sarebbe dolce anche la morte.

Notte,

vorrei che fossi infinita,

per mostrarti l’amore infinito che provo per lui.

Chiudo gli occhi

E sento l’oceano venire verso di me.

Mi abbandono silenziosamente alla passione

e i sensi si attutiscono,

mi ritrovo in quel luogo

tra il sonno e la veglia

dove io ti aspetto e ti aspetterò per sempre.