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sabato 28 maggio 2011


Le mie dita si muovono veloci sui tasti di questo pianoforte
e mi sembra di ripercorrere tutta la mia vita.
Adagio.
Andante.
Allegretto.
Niente riesce a esprimere ciò che provo.
Notturno.
Forse solo lui sa come mi sento.
Smetto di suonare
e fisso lo spartito davanti a me.
Mi volto verso la finestra
e alzandomi da questo sgabello
esco all’aperto iniziando a correre.
Non mi importa dove vado,
perché adesso non è importante la destinazione.
Ma solo chi incontrerò.
Fantasia la mia,
ma non importa.
Non lascerò più che i fantasmi della mia mente
mi impediscano di vivere.
Catene spezzate.
Note distorte.
Tutto è deserto.
Ma io aspetto e corro.
Prima o poi ti raggiungerò.


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