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giovedì 26 maggio 2011

La città degli angeli non sembra turbata dal nostro arrivo.
Riposa sotto questo cielo senza stelle,
dove neanche la luna,
amica fedele delle nostre notti,
ci rischiara.
Forse perduta anche lei
in quel mare che è il nostro dolore.

Un angelo mi scorge e mi sorride,
sincero in quel piccolo gesto che sembra ridarmi vita.

Cantami una canzone,
accarezzando la tua arpa,
traendone quella melodia di cui ho bisogno.

Mi stringi le mani guidandomi fuori da qui
e prima di lasciarmi mi fai una promessa:
“come un raggio di luna illuminerò il tuo sentiero”.


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